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E' la nostra Terra. Amiamola.

Scritto da Roberta Magliocca

27 ottobre 2011

Quante volte vedendo il telegiornale abbiamo sentito parlare di “Riscaldamento Globale”? Un' espressione che indica aumento della temperatura media dell'atmosfera terrestre e degli oceani dovuto a cause naturali come cicli solari, moti della terra, e così via. A queste cause, però, si aggiunge il contributo dell'uomo che ha incrementato la concentrazione dei gas serra nell'atmosfera, ha operato cambiamenti della superficie terrestre attraverso la deforestazione, ha prodotto (e produce) rifiuti in quantità tanto elevate da non permettere ai sistemi naturali di neutralizzarli, ha costruito inceneritori che sprigionano sostanze altamente cancerogene. Le conseguenze sono molteplici e preoccupano non poco. Buttando uno sguardo al futuro (non credo molto lontano) vi potrà essere un aumento del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai che, inoltre, porterebbe ad una diminuzione di salinità degli Oceani, sopratutto quello Atlantico. Come cercare di arginare il fenomeno? Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa. Basta prestare un po' d'attenzione alle piccole cose di ogni giorno, per esempio: non lasciare le apparecchiature in stand-by, usare batterie ricaricabili al posto di pile usa e getta, sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori, comprare prodotti con imballaggio minimo. Se siamo in grado di poter far qualcosa...perché non farla?

ENERGIA EOLICA

pro e contro

Scritto da Annalisa Minichini

03 ottobre 2011

Energia alternativa ai tradizionali combustibili fossili, si classifica come la più importante forma di energia rinnovabile. Scoperta dall’uomo, la sua origine risale ai tempi antichi, infatti la ritroviamo già nell’utilizzo delle vele delle navi. Altro importante esempio sono i mulini a vento europei, i più grandi presenti in Olanda che un

tempo muovevano le macine per triturare i cereali ed in cui sono divenuti simbolo della nazione. E’ un’energia abbondante e pulita, infatti non produce emissione di gas serra ed è a sostegno dell’economia verde nella società moderna, ma produce anche alcuni svantaggi, quali l’impatto paesaggistico, la rumorosità che le “fattorie del vento” generano e la pericolosità per i volatili. Problematiche possono essere anche la scarsa presenza di zone adatte all’installazione di un parco eolico, a causa dell’alta densità abitativa. Essenziale è la giusta quantità di vento, ma per questo occorrono determinate caratteristiche morfologiche del terreno e dell’ambiente, infatti edifici, boschi e montagne ne riducono sostanzialmente la presenza. Il costo del carbone a buon mercato costituì motivo per cui venne abbandonata questa forma pulita di sfruttare e trasformare energia, ma di seguito, con l’aumento dei costi energetici, c’è stato un riavvicinamento. La sua diffusione è in continua crescita e risulta già da decenni ampiamente confermata in Europa (in primis Danimarca, seguita da Olanda, Spagna e Germania) e negli USA. In Italia le attività relative all’espansione dell’eolico sono iniziate recentemente, e la diminuzione dei costi potrebbe senz’altro contribuire alla loro crescita, se si pensa anche alla riduzione di produzione delle sostanze inquinanti emesse dai combustibili fossili. Le maggiori difficoltà nella nostra nazione sono senza dubbio legate alla posizione geografica: la presenza di catene montuose fungono da grande ostacolo per il vento. Tuttavia nelle zone mediterranee e nelle isole (Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna) i venti sono di buona intensità ed è proprio qui che sono impiantate le centrali eoliche.

TURISMO ITINERANTE…scelta di libertà

scritto da Annalisa Minichini

14 luglio 2011 

In continuo aumento sono gli infaticabili viaggiatori che ogni anno prediligono svolgere le loro vacanze a contatto con la natura, per scoprire nuovi luoghi, culture e tradizioni.Basta navigare un po’ sul web per imbattersi nella lettura di interessanti diari di bordo, ricchi di esperienze vissute da persone comuni che hanno fatto del turismo itinerante la propria filosofia di vita.Cartina alla mano, il viaggiatore on the road dallo spirito nomade, percorre chilometri di strada, sperimentando vacanze indipendenti, a basso impatto ambientale, estremamente rispettose ed integrate nella natura.

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